Monday, June 30, 2008

Il re è senza costume

Sua Emittenza ancora una volta ce l'ha fatta. Questione di strategia elettorale, quella cura dell'immagine che gli permette di apparire sempre vincente. Gli Italiani, ignoranti in economia (quella vera dell'eco e dei nomos tangibili, con gusto ed emananti; non certo gli echi speculativi degli innumerevoli furbini d'ogni rione) s'immaginavano compartecipati, votando, del successo con cui il Silvio suole avvilupparsi in catodico tubo.
Solo ora, alcuni si svegliano, accorgendosi che il tutto non era secondo apparenza ma le cose stavano invece come logica dettava. Lineare è infatti il ragionamento secondo il quale un imputato per corruzione di testimoni (caso Mills) preferisca rifuggere gli otto anni che l'accusa volentieri gli conferirebbe. Altrettanto logico che un politico, non nuovo ai personali successi delle leggi ad Berlusconam, possa ripetersi con la leggerezza d'un'anziana signora al bingo. Ambo! (incipit perfettto per un paese che capi-tombola). Pacifico aspettarsi che le derive xenofobe e neo-fasciste della campagna elettorale trovassero poi riscontro legislativo. Ovvio, specie con la presente legge elettorale, che le natiche prensili di inquisiti e condannati rimanessero ben piantate sulle verdi sedute di questo nostro parlamento.
Sfortunatamente, in Aprile, il suddetto raziocinio nonché la democrazia erano in ferie. La prima è poi rinvenuta accorgendosi però che l'amica-compagna aveva in progetto una più duratura assenza.
In realtà i primi a partire erano stati i fatti, cacciati a male (e mal'eseguite) parole dal delirio espansionistico di dichiarazioni, sensazioni (ed ismi), opinioni e panegirici quattordicesim'elemosinanti.
Occupati i fogli e gli schermi, i panegirici si son lanciati sotto le pantofole (certo splendide) del Basileus Massimo, per gli amici, Silvio. Le sensazioni son corse ad annusarlo, palparlo e, sospirando ecciti, ne hanno raccontato l'eleganza, le belle maniere, l'ironia, le larghe vedute, l'eu de toilette da statista ma soprattutto l'odore del successo, il quale, in per le turgide membra, lo pervadeva tutto. Gli ismi, sempre diligenti, obbedirono combattivi precipitandosi in strada alla ricerca di misfatti interraziali monodirezionati. E che orrori, al cospetto dei loro candidi bulbi! Quanti crimini a rovinare la grande kermesse delle campagne elettorali. Cose dell'altro mondo; un criminale in ogni piazza. E gli stupri, Basileus mio! Quanti stupri! Soprattutto in casa ma non lì; lì non servivano e poi si sa, i Fascisti preferiscono educare all'aperto.
Sempre senza esagerare, anche da parte del Grande Editore; spazio alle opinioni.
C'era, ad esempio, chi riteneva Mediaman un martire del garantismo liberale, unico e valente argine contro l'imminente rivoluzione bolscevico-togata ma anche chi vedeva un multiprescritto, plurinquisito con il vizio di prendere in personalissimo usufrutto l'italico legislativo, al fine di rimanere esterno al gabbio.
Alla seconda opinione l'opposizione, appositamente non-opposta, si opponeva. Da sottolineare la loro collocazione a sinistra del busto del Cavaliere (dopo la spalla, anticipando la mano) ma anche il loro fair play all'insegna del dialogo bipartisan perchè in Italia la democrazia non deve per forza essere uno ma anche, al limite, due.
Ogni tanto i punti di vista litigavano tra di loro ma questo è normale, sono opinioni; ad ognuno la sua.
In ogni caso sarebbe discesa salvifica per gli splendidi labbri del Basileus (carne che si fa verbo) la Dichiarazione.
E qui, attenzione...scatta la verifica dell'elettore!
Con il Verbo che ancora gli rimbalza per le pareti del cranio....Opinioni?....molte, comunque sono opinioni, vatti a fidare; tutti ne hanno diritto, persino i comunisti che mangiano i bambini in salsa di soia.....Sensazionalismi?...eh sì, povera ragazza....Sensazioni?....è cambiato, lo sento; si è anche laureato in statismo, alla Sorbonne.... Panegirici?....ma tu guarda quanta gente gli vuole bene.
Dunque...in cabina!
Il nostro responsabile elettore va però a quella sbagliata, quella con le schede, gli addetti e non vi trova la democrazia. Quella è in spiaggia che si cambia il costume.
Ricapitolando: i fatti al confino, l'informazione che non arriva, parole in allegria, l'immagine che imperversa.
Qualcuno ha acceso la tv?

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